venerdì 23 agosto 2013

MOZIONE CONTRO LE ATTIVITA’ ESTRATTIVE E DI RICERCA DI IDROCARBURI LIQUIDI E GASSOSI NEL MARE JONIO.

MOZIONE
Ai sensi del comma 7 dell’art. 24 del Regolamento Comunale
OGGETTO: APPROVAZIONE ORDINE DEL GIORNO CONTRO LE ATTIVITA’ ESTRATTIVE E DI RICERCA DI IDROCARBURI LIQUIDI E GASSOSI NEL MARE JONIO.


Il Gruppo Consiliare di PROGETTO X FRAGAGNANO, su iniziativa del Circolo LEGAMBIENTE di Fragagnano,  propone al Consiglio Comunale la presente mozione ai sensi del comma 7 dell’art. 24 del Regolamento Comunale.
Considerato che la Giunta dell’Unione “ Terre del mare e del sole” ha già approvato un atto deliberativo contro le attività estrattive e di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nel mare Jonio, si propone al Consiglio Comunale, l’approvazione di analogo  atto deliberativo.
PREMESSO che in tutti i comuni rivieraschi dell’Unione sono state presentate istanze da parte della società Shell Italia E&P S.p.A., per la comunicazione di avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale ai sensi dell’art. 23 del DLGS 152/2006, aventi ad oggetto: istanza di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in mare convenzionalmente denominato “d 73 F.R. – SH”
(istanza resa pubblica con atto di pubblicazione on-line n. 1745/2012 del 12.12.2012);
EVIDENZIATO CHE:
- l’area interessata dal permesso presentato con istanza denominata “d 73 F.R. – SH”, interessa la
marina “Jonio Settentrionale”, potenzialmente interferente con la zona protetta “Alto Jonio
Cosentino”, Codice IT 93103304 ZPS, atto istitutivo 200505 a qualche miglio di distanza dalle
coste calabre lucane e della nostra Puglia;
- che vi è la volontà di questo Consiglio Comunale di avviare un’azione comune e di forte contrapposizione all’attività di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nel Mar Jonio ritenendo tale attività altamente rischiosa ed impattante per l'ambiente e puntare, altresì, sulla sua valorizzazione e
protezione;
VISTA la volontà di tutti gli altri Comuni interessati di scongiurare il rischio di interruzione delle
prospettive di sviluppo turistico del litorale, in conseguenza di prossime indagini e perforazioni nel
Mare Jonio, finalizzate alla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi;
CONSIDERATE:
- le varie posizioni contrarie per analoghe richieste aventi ad oggetto il progetto di estrazione di
idrocarburi liquidi e gassosi in mare presentate da altre società operanti nel settore estrattivo, cui sono seguite varie attività di sensibilizzazione da parte delle Istituzioni preposte a livello centrale, regionale,
provinciale e locale ed azioni concrete di coordinamento con le altre amministrazioni lucane, pugliesi e calabresi;
- che la rincorsa al permesso di ricerca petrolifera delle multinazionali nell’arco jonico calabro lucano pugliese comprometterebbe i settori trainanti dell’economia locale, a vocazione prevalentemente agroalimentare e turistica, oltre che determinare rischi di subsidenza sismica, di dissesto idrogeologico e di inquinamento ambientale;
PRESO ATTO che lo studio/sondaggio, da eseguirsi mediante rilevazione geofisica sui fondali marini, alla base dell’avvio della procedura di V.I.A., oggi si paventa come possibile ed immediatamente attuabile, con i rischi che ne consegue per lo sviluppo turistico di tutto il territorio del comprensorio interessato;
EVIDENZIATO che l’art. 16 del c.d. decreto liberazioni, sembrerebbe non richiedere nuove
autorizzazioni nel caso in cui il permesso di ricerca desse buoni frutti, dando facoltà di accedere
direttamente alla fase estrattiva;
RITENUTO, di conseguenza, approvare specifico Ordine del Giorno da parte del Consiglio Comunale con la quale manifestare il parere contrario all’iniziativa ed attivare azioni congiunte con gli altri consigli comunali del comprensorio, compreso il versante Jonico Calabrese e Lucano;
CONSIDERATO, ALTRESI’, CHE
l'attività estrattiva di greggio in mare potrebbe compromettere in modo irreversibile le risorse che fanno dell’Italia e in particolare del territorio pugliese, lucano e calabrese, una delle zone d'Europa più turisticamente valide;
le prospezioni con impiego di sorgenti energizzanti ad aria compressa (tecnica dell’air-gun), hanno un impatto accertato sui cetacei e quindi ripercussioni sull’intero ecosistema marino;
il Ministro Clini, sullo spiaggiamento dei capodogli in Puglia non esclude gli air-gun come potenziale fattore di disturbo e/o alterazione del comportamento di questi cetacei;
i benefici economici che il Governo ritiene di poter trarre dalla “svendita” del proprio territorio sono irrilevanti, se riferiti alla qualità e quantità del petrolio che si intende estrarre, peraltro affatto compensativi dei rischi che il territorio e la salute dei cittadini potrebbero subire;
le popolazioni di diverse regioni italiane hanno in questi anni manifestato in maniera palese, con il supporto delle
istituzioni, la propria contrarietà all'installazione di piattaforme al largo di coste dall’importante valore paesaggistico e
naturalistico;
tale eventualità, in specie se alla ricerca dovesse seguire attività estrattiva, comprometterebbe lo sviluppo turistico del litorale Adriatico e Ionico, con conseguente impatto ambientale devastante;
oltre ai rischi ambientali potrebbero esserci rischi per la salute e la sicurezza pubblica;
non possono valere le rassicurazioni del Ministero competente circa il sistema non invasivo della ricerca e della
trivellazione dei fondali marini, quando si è a conoscenza di gravissimi incidenti, con danni ambientali irreversibili causati dalla fuoriuscita di petrolio, che si sono verificati negli ultimi anni, dal Golfo del Messico al largo della Scozia e o Brasile;
la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, riunita a l’Aquila il 24.11.2011, su proposta del Presidente del Consiglio pugliese ha invitato il Presidente del Consiglio dei Ministri e il
Ministro dell’Ambiente a sospendere ogni procedimento autorizzativo per indagini petrolifere in mare e ad adottare una
moratoria di ogni iniziativa di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nell’Adriatico e nello Ionio al largo di tutte le coste europee;
i cittadini lucani, pugliesi e calabresi in più occasioni hanno già manifestato piena convinzione a favore delle energie
rinnovabili, attuate in modo razionale e compatibile;
sono state presentate da diversi esponenti politici numerose interrogazioni parlamentari, una proposta di legge, una
risoluzione ed una mozione parlamentare, oltre a diversi ordini del giorno a livello regionale, provinciale e comunale.
RITENUTO che tale eventualità, in specie se alla ricerca dovesse seguire attività estrattiva,
comporterebbe la definitiva compromissione delle possibilità di sviluppo turistico del litorale Jonico
pugliese e del suo comprensorio, nonché un impatto ambientale rilevante;
DATO ATTO che il presente atto non necessita di preventivi pareri di regolarità tecnica e contabile ex art. 49 del D.Lgs. 18.08.2000 n. 267;
VISTO il D.Lgs. 18.08.2000 n. 267;
VISTO lo Statuto del Comune di Fragagnano;
Con voti unanimi espressi nei modi e forme di legge;
Per tutti i motivi esposti in narrativa:
D E L I B E R A  E D  E S P R I M E
Parere contrario all’effettuazione di indagini, di ricerca e delle attività estrattive di idrocarburi liquidi e gassosi nel mare Jonio.
IMPEGNA
IL SINDACO
1. ad adottare ogni iniziativa utile a scongiurare l’eventualità che vengano intraprese attività di
esecuzione di indagini e perforazioni in mare finalizzate alla ricerca ed estrazione di idrocarburi
liquidi e gassosi.
2. ad intraprendere ogni forma di coinvolgimento e compartecipazione degli Enti Locali e delle
Istituzioni Lucane, Calabresi e Pugliesi, nonché gli Organi Statali, al fine di individuare e
perseguire attività congiunte di tutela dei territori interessati, nei termini evidenziati in premessa.
3. ad adottare iniziative finalizzate al coinvolgimento di Associazioni, Ordini e Categorie
Professionali e Cittadini relativamente alle attività da adottarsi per il più proficuo e possibile
conseguimento degli obiettivi di cui in premessa;
4. a trasmettere il presente atto al Ministero dell’Ambiente, al Ministero dello Sviluppo
Economico, alle Regioni, alle Province e ai Comuni della Basilicata, Calabria e Puglia e loro

Parlamentari.

lunedì 19 agosto 2013

CONSIGLIO COMUNALE DEL 19.06.2013

I lavori del Consiglio Comunale iniziano alle ore 17.30.


Il Segretario Generale esegue l'appello nominale per la verifica dei presenti.
Essendo, provvisoriamente, in aula n. 8 Consiglieri su n. 13 la seduta viene dichiarata valida.

Segretario Generale

Il numero dei presenti, 8 su 13 assegnati al Consiglio Comunale, rendono valida la seduta.
Prego, Presidente.


Presidente DE CAROLI

Buonasera a tutti, benvenuti a questo Consiglio Comunale.
Prima di dare lettura dei punti all'ordine del giorno, volevo leggere le comunicazioni che mi sono arrivate da parte del Consigliere Macripò e del Consigliere D'Elia: "Alla segreteria.fragagnano@virgilio.it.
Oggetto: Consiglio Comunale.   
Per impegni di lavoro sono impossibilitato ad essere presente al prossimo Consiglio.
Cosimo Macripò.
Data, 18  giugno 2013, ore 20.34".
"Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio Comunale.
Mittente: D'Elia Francesco Antonio.
Oggetto: Convocazione sessione Urgente Consiglio Comunale del 19.06.2013.
Si comunica che, per motivi istituzionali e professionali, sono impossibilitato a partecipare al Consiglio Comunale in oggetto.
Taranto, 19.06.2013".
Inoltre, comunica che sia il Consigliere Imperiale che il Consigliere Massaro mi hanno riferito che sono impossibilitati a partecipare a questo Consiglio per motivi personali e che quanto prima mi manderanno poi una giustificazione scritta.
Do lettura dei punti all'ordine del giorno: "1) Riconoscimento del diritto alla cittadinanza italiana per minori stranieri nati in Italia; 2) Istituzione della Consulta Giovanile Comunale; 3) Determinazione delle rate di pagamento TARES - Anno 2013".
Do inizio ai lavori. Punto n. 1.
Relaziona l'Assessore Pagliara.


Assessore PAGLIARA

Generalmente accompagno ad ogni proposta di delibera una mia relazione che spiega passo passo quello che è oggetto dell'ordine del giorno, però questa volta, poiché la proposta di delibera è assolutamente esplicativa sia nei contenuti quanto nell'obiettivo a cui tende la stessa, la leggo: "...che I lavori del Consiglio Comunale iniziano alle ore 17.30.


Il Segretario Generale esegue l'appello nominale per la verifica dei presenti.
Essendo, provvisoriamente, in aula n. 8 Consiglieri su n. 13 la seduta viene dichiarata valida.

Segretario Generale

Il numero dei presenti, 8 su 13 assegnati al Consiglio Comunale, rendono valida la seduta.
Prego, Presidente.


Presidente DE CAROLI

Buonasera a tutti, benvenuti a questo Consiglio Comunale.
Prima di dare lettura dei punti all'ordine del giorno, volevo leggere le comunicazioni che mi sono arrivate da parte del Consigliere Macripò e del Consigliere D'Elia: "Alla segreteria.fragagnano@virgilio.it.
Oggetto: Consiglio Comunale.   
Per impegni di lavoro sono impossibilitato ad essere presente al prossimo Consiglio.
Cosimo Macripò.
Data, 18  giugno 2013, ore 20.34".
"Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio Comunale.
Mittente: D'Elia Francesco Antonio.
Oggetto: Convocazione sessione Urgente Consiglio Comunale del 19.06.2013.
Si comunica che, per motivi istituzionali e professionali, sono impossibilitato a partecipare al Consiglio Comunale in oggetto.
Taranto, 19.06.2013".
Inoltre, comunica che sia il Consigliere Imperiale che il Consigliere Massaro mi hanno riferito che sono impossibilitati a partecipare a questo Consiglio per motivi personali e che quanto prima mi manderanno poi una giustificazione scritta.
Do lettura dei punti all'ordine del giorno: "1) Riconoscimento del diritto alla cittadinanza italiana per minori stranieri nati in Italia; 2) Istituzione della Consulta Giovanile Comunale; 3) Determinazione delle rate di pagamento TARES - Anno 2013".
Do inizio ai lavori. Punto n. 1.
Relaziona l'Assessore Pagliara.


Assessore PAGLIARA
nella Convenzione Europea sulla Nazionalità conclusa fra gli Stati membri del Consiglio d'Europa, il 6 novembre 1997, ancora in attesa di essere ratificata da parte del nostro Paese, è previsto che ciascuno Stato faciliti, nell'ambito del diritto domestico, l'acquisizione della cittadinanza per le persone nate sul suo territorio e ivi domiciliate legalmente ed abitualmente (Art. 6 paragrafo 4);
- che l'Art. 3 della Costituzione Italiana garantisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla Legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua o di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;
- che la Legge 91 del 5 febbraio '92, recante Nuove norme sulla  cittadinanza, è basata prevalentemente sullo ius sanguinis, per cui il figlio di cittadino straniero nato in Italia conserva la cittadinanza del genitore e non quella italiana;
- che lo ius sanguinis si contrappone allo ius soli, per chi nasce in un determinato Stato assume la cittadinanza di quel Paese indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori;
- che il Presidente della Repubblica, in recenti dichiarazioni, ha dichiarato superato un diritto di cittadinanza fondato sull'istituto dello ius sanguinis anziché sullo ius soli per i nati in Italia da genitori stranieri, auspicando anche che in Parlamento si potesse presto affrontare la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri;
- che anche dalla Chiesa sono arrivati appelli al Parlamento per la riforma della Legge n. 91 che intercettasse, quindi, cambiamenti demografici del nostro Paese e che promuovesse così il riconoscimento della cittadinanza per i figli nati in Italia da immigrati stranieri;
- che il diritto alla cittadinanza del Paese in cui si nasce, è riconosciuto in molti Stati da tradizioni democratiche, quali gli Stati Uniti, e ha permesso a tanti italiani figli di emigrati di sentirsi pienamente integrati nella vita sociale di questi Paesi;  - nel Comune di Fragagnano sono residenti cinque figli di cittadini stranieri nati in Italia, al 31 maggio 2013: affinché questi giovani stranieri si sentano pienamente parte della nostra comunità, è importante che vengano riconosciuti loro i diritti e i doveri di un cittadino italiano.
Il riconoscimento della cittadinanza è fondamentale affinché i giovani siano e si sentano protagonisti positivi della costruzione della società e delle Istituzioni in cui vivono e che per questo devono vedersi riconosciuti tutti i diritti civili e politici. Alzare barriere fra le comunità e fra le persone induce all'emarginazione ed alla ghettizzazione delle persone straniere che è il conseguente rischio concreto di contrapposizioni anche violente, come è accaduto in altri Paesi Europei.
Il riconoscimento a questi giovani della cittadinanza può agevolare un percorso di integrazione reale dove veder affermata l'identità di una comunità al contempo unica e plurale, in cui le diversità culturali e religiose siano una ricchezza e non un problema, in cui il dialogo, il confronto e il rispetto dei diritti e dei doveri siano dei capisaldi.
Valutato che il conferimento della cittadinanza onoraria ai cinque minori nati in Italia da genitori stranieri e residenti a Fragagnano, pur trattandosi di un atto simbolico privo di valore giuridico assume tuttavia un rilevante valore e significato civile, coerente con le sollecitazioni sopra indicate.
Richiamato l'Art. 3 comma 2 dello Statuto Comunale, nel quale si afferma che il Comune promuove lo sviluppo e il benessere della collettività, tendente alla tutela della vita e alla migliore qualità della stessa sia a livello individuale che di formazioni sociali, riconoscendo e stimolando la partecipazione dei cittadini agli interessi comuni, sempre l'Art. 3 comma 2 dello Statuto Comunale, il quale ribadisce il principio di non discriminazione, l'impegno ad azioni positive per le pari opportunità fra uomo e donna e per la tutela dell'infanzia;
Ad unanimità di voti favorevoli espressi in forma palese, per alzata di mano;
DELIBERA
- di approvare l'atto di indirizzo per quanto sopra esposto, promuovendo una pubblica cerimonia per consegnare ai nati di famiglie straniere nel nostro territorio un attestato di riconoscimento simbolico di cittadinanza italiana;
- di comunicare poi l'esito formale allo stesso Presidente della Repubblica e di dichiarare che il presente atto è immediatamente eseguibile ex Art. 134 comma 4 del TUEL n. 267/2000".


Assessore FISCHETTI

Presidente, posso intervenire?


Presidente DE CAROLI

Sì: prego. La parola all'Assessore Fischetti. 


Assessore FISCHETTI

Buonasera ai pochi intervenuti, purtroppo, in questa seduta consiliare e mi duole notare l'assenza totale delle forze di opposizione, però sono certo che sia dovuto ad una serie di coincidenze e non a una scarsa partecipazione democratica nel dibattito consiliare. Questo è l'Organo deputato alla discussione politica, è l'Organo in cui si deliberano le proposte che la maggioranza, di concerto anche con le altre forze politiche, pone all'attenzione della cittadinanza e del Governo cittadino. E mi dispiace che oggi non ci sia nessuno della minoranza a poter discutere queste delibere.
Rispetto alla delibera in oggetto, così come quanto relazionato precisamente dall'Assessore Pagliara, vorrei aggiungere un attimo un appunto di tipo politico: penso che oggi, in aderenza a quanto già fatto con la proposta di delibera sull'omofobia, questa Amministrazione, questa maggioranza - nello specifico - sta dimostrando una grande apertura rispetto ai temi di rilevanza nazionale, che non devono essere o sembrare distanti dalla nostra piccola comunità che è un piccolo micro-cosmo all'interno del macro-cosmo nazionale.
Quindi oggi Fragagnano è chiamata, in maniera civile e democratica, a discutere e a sottolineare un argomento di cronaca, di attuale cronaca politica. Sfogliando i giornali, i maggiori quotidiani nazionali o seguendo i telegiornali ci possiamo rendere facilmente conto che quotidianamente si discute dal punto di vista politico, e sicuramente anche con una certa "vis polemica", del problema del riconoscimento del diritto alla cittadinanza italiana per minori stranieri nati in Italia. Oggi noi non ne faremo una questione politica, ma ne stiamo facendo una questione di riconoscimento dei diritti. Quindi riconosco innanzitutto al promotore dell'iniziativa, il signor Franco Bruno, la bontà dell'iniziativa che, spogliata da ogni tipo di corazza politica, oggi si sta portando all'attenzione del Consiglio Comunale come un problema della società. Si sarebbe potuto approfittare politicamente anche di questa iniziativa, si sarebbe potuto speculare, però notiamo la buona volontà da parte del proponente dell'iniziativa di poter discutere a 360 gradi e di poter sensibilizzare anche una piccola comunità rispetto ad alcune tematiche che oggi sembrano distanti ma sicuramente sono più vicine di quanto si possa immaginare.
Accogliamo con favore, immaginando che la delibera di oggi ma soprattutto l'iniziativa politica di domani, possa essere il primo passo verso una sensibilizzazione della nostra piccola comunità che sicuramente è molto attenta anche ai problemi di tipo sociale e lo stiamo riscontrando quotidianamente in tanti ambiti e sicuramente sarà attenta e risponderà con molta sensibilità anche alla iniziativa di domani.
Quindi io ringrazio il signor Franco Bruno che ha proposto la delibera, l'Assessore Pagliara che, con la solerzia che la contraddistingue, l'ha promossa al Consiglio Comunale.
La nostra votazione sarà sicuramente favorevole, sperando che da questa delibera possa partire una seria e sana discussione, pulita da ogni tipo di steccato ideologico sulla questione del diritto alla cittadinanza.
Grazie.


Presidente DE CAROLI

Io volevo solamente aggiungere che ancora una volta che questa Amministrazione si dimostra aperta a qualsiasi intervento possa venire per il bene della comunità. E, quindi, a testimonianza di quanto è avvenuto già in passato a garanzia della democrazia e della vita sociale del Paese, noi tutti quanti votiamo all'unanimità l'approvazione di questa delibera, perché vogliamo che ci sia l'integrazione totale di tutti i cittadini presenti nel territorio.
Se non ci sono altri interventi, io passerei immediatamente alla votazione.
Prego, la parola all'Assessore Pagliara.


Assessore PAGLIARA

Io vorrei dire due parole, perché sento il dovere di aggiungere un passaggio che sia a tutela del settore: questa delibera, questa iniziativa, questo nostro appoggio non vuole né superare né dimenticare né tantomeno mettere in secondo piano tutti gli altri problemi, tutte le criticità che in questo periodo tutti i cittadini, sia comunitari che extracomunitari, stiamo affrontando. Diciamo che il Settore dei Servizi Sociali lungi dal voler assolutamente annebbiare, dimenticare o addirittura non affrontare quelli che sono i problemi, ma è solo una goccia all'interno di un mare di grandi difficoltà per sentirsi parte - appunto - di una comunità.
Grazie.


Presidente DE CAROLI

Passiamo alla votazione. Chi è favorevole all'approvazione...
Scusi, Sindaco, pensavo che non dovesse intervenire!
Prego, la parola al Sindaco.


Sindaco ANDRISANO

Stasera non parleremo perché non abbiamo il Consigliere Todaro che tutte le volte ci mette nelle condizioni di parlare.
Brevemente, per dire che intanto l'approvazione... avete già detto tutto quanto voi, avete evidenziato la sensibilità che noi sin dal primo giorno come Amministrazione Comunale abbiamo cercato di mettere in atto relativamente a tutti gli aspetti, a tutti gli ambiti in cui ci siamo cimentati.
Io volevo invece ringraziare l'amico Franco Bruno per la sensibilità che ha avuto e l'intuizione che ha avuto nel promuovere e chiederci di partecipare a questa iniziativa che era stata già realizzata in qualche altro paese, però permettetemi di dire che, al di là di chi poi su queste cose è favorevole o non è favorevole, credo che rispetto a queste iniziative non ci possa essere colore, non ci possano essere appartenenze; rispetto a queste iniziative dobbiamo soltanto immaginare e comprendere che anche noi siamo, come cittadini italiani, ospiti in tanti altri Paesi del Mondo e quelle comunità che ci ospitano credo che facciano tutto quello che è possibile per farci integrare.
Per cui è un fatto simbolico quello che faremo questa sera con l'approvazione di questa delibera e domani sera nel consegnare loro un attestato di riconoscenza di cittadinanza simbolico, però crediamo che sia il punto di partenza verso la sensibilizzazione di coscienza che debbono avere poi anche i livelli superiori per far sì che vengano adottati quei provvedimenti necessari che possano di fatto e soprattutto dal punto di vista giuridico integrare queste persone con il resto della nostra nazione.
Io concludo dicendo che questa è l'ennesima dimostrazione della disponibilità, pur di fronte a tante critiche - perché abbiamo e subiamo tante critiche su tutto... io ho detto più volte che alle critiche evito di rispondere, mi sto sforzando, ci stiamo sforzando tutti di rispondere alle critiche poi con i fatti, perché siamo bravi a parlare tutti e siamo bravi soprattutto a parlare bene ma poi la differenza fra uno e l'altro è nell'agire. Noi ci stiamo sforzando di agire bene, per cui speriamo a breve di poter comunicare alla comunità le cose che abbiamo fatto, in che modo abbiamo agito in questi due anni e poi la comunità sarà tenuta a giudicarci.
Cosa abbiamo fatto in questi due anni?
Abbiamo dato forza e fiato a tutti. Abbiamo aperto le porte e le finestre, abbiamo accolto qualsiasi tipo di iniziativa e l'abbiamo fatto soprattutto tenuto conto che quando viene proposta una iniziativa non bisogna guardare chi la propone, bisogna guardare il contenuto della iniziativa: se è una iniziativa che guarda agli interessi generali della comunità, se è una iniziativa che guarda al bene comune, noi non ci abbiamo pensato neanche un secondo, l'abbiamo fatta propria insieme a chi l'ha proposta; non ci siamo mai e poi mai sognati di farla propria l'iniziativa, di diventare protagonisti e scipparla a chi l'ha presentata, anzi, al contrario, abbiamo affiancato chi ha proposto l'iniziativa mettendoci da parte - perché così deve essere! - e dando la possibilità di diventare protagonista a chi l'ha proposta, a chi ha avuto l'idea, perché se le associazioni, le organizzazioni sociali, i partiti politici, i comuni cittadini che propongono le iniziative, che hanno le idee le fanno proprie e diventano protagonisti, diventa protagonista anche il paese.
Ecco, noi con questo spirito, così come abbiamo fatto le altre volte, ci accingiamo ad approvare la delibera e a fare quell'atto di riconoscenza simbolica domani sera, alle ore 19.00, in piazza Regina Elena, con la speranza - come diceva prima - che almeno lì non solo le forze politiche ma anche le forze sociali domani sera partecipino e facciano sentire per davvero a questi ragazzi che loro sono parte del nostro tessuto socio-economico e che gli diano la sensazione che sono realmente integrati con il resto dei bambini della nostra comunità.
Grazie.


Presidente DE CAROLI

Se non ci sono altri interventi, passiamo alla votazione.
Chi è favorevole all'approvazione della delibera alzi la mano.


Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all'unanimità avendo riportato n.  8 voti favorevoli su n. 8 Consiglieri presenti e votanti. 


Presidente DE CAROLI

Votiamo per l'immediata esecutività della delibera.


Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata all'unanimità avendo riportato n. 8 voti favorevoli su n. 8 Consiglieri presenti e votanti.


Presidente DE CAROLI

Do lettura del punto n. 2: "Istituzione della Consulta Giovanile Comunale".
Relaziona il Consigliere Chetta.


Consigliere CHETTA

Buonasera a tutti.
Io leggerò una sintesi per far comprendere cosa rappresenta la Consulta Giovanile Comunale: "La Consulta Giovanile rappresenta un passaggio storico per il Comune di Fragagnano. Essa è esclusivamente aperta a giovani uomini e donne e a tutte le realtà giovanili organizzate sul territorio che desiderano farne parte.
In un momento in cui il mondo giovanile è in continuo movimento e le problematiche che lo riguardano sono molteplici e complesse, l'Amministrazione Comunale di Fragagnano ritiene importante e fondamentale il momento di confronto, istituzionalizzando un luogo specifico dove i giovani possono avere la parola sull'attività amministrativa, assicurando così una formazione alla vita democratica e alla gestione cittadina.
Il fine principale è quello di costruire un luogo privilegiato di confronto e dibattito democratico ove raccogliere da un lato sollecitazioni e proposte su tutto ciò che può riguardare la condizione giovanile per poi riportarla al Consiglio Comunale e dall'altro lato come momento di ricaduta delle iniziative nell'ambito della realtà giovanile locale.
Per questo motivo, la Consulta Giovanile è il primo punto di riferimento dell'Amministrazione Comunale per quanto riguarda il rapporto con la realtà giovanile locale. Ciò fa sì che la Consulta si propone come punto di incontro, di informazione per i gruppi ed associazioni religiose, sportive, culturali, etc. e i singoli interessati ai problemi della condizione giovanile nei suoi vari aspetti (scuola, università, mondo del lavoro e tempo libero) con l'obiettivo comune di confrontare i nostri giovani con altre realtà esterne, sia esse provinciali, nazionali e regionali".
Ovviamente io sarò parte integrante di questa Consulta in qualità di delegato alle Politiche Giovanili, senza avere nessun potere decisionale. Il mio ruolo sarà fondamentalmente quello di portavoce fra la Consulta Comunale e l'Amministrazione e anche l'intero Consiglio Comunale.
Sono certo che la nascita di questo Organismo rappresenti la volontà di questa Amministrazione di dare voce e ascolto ai giovani, dando loro la possibilità di esprimere le proprie idee e i propri pensieri. Sono convinto, inoltre, che la Consulta rappresenterà uno stimolo per noi Amministratori a fare sempre più per il nostro paese.
Ora si avvierà una campagna di adesioni, in modo che subito dopo l'estate la Consulta Giovanile sia già attiva ed operativa.
Grazie.
Presidente, dovremmo fare un emendamento per modificare l'Art. 4 dove si parla dell'età degli aderenti alla Consulta.


Presidente DE CAROLI

Sì: vogliamo annotarlo, Segretario? Facciamo un emendamento!


Consigliere CHETTA

Leggo la prima riga dell'Art. 4 dove dice che "La Consulta è composta da tutti giovani di Fragagnano di età compresa fra i 16 e i 35 anni", stiamo per apportare un emendamento in modo da ridurre l'età,  portarlo a 30.


Presidente DE CAROLI

Possiamo votare, Segretario, per l'approvazione dell'emendamento?


Consigliere CHETTA

Presidente, ovviamente di conseguenza cambia anche l'Art. 6 dove dice che "I componenti decadono dall'assemblea generale al compimento del 35° anno di età" e noi scriveremo che decadono al compimento del 30° anno di età".


Presidente DE CAROLI

Votiamo per l'inserimento del primo emendamento, Art. 4: "La Consulta è composta da tutti giovani di Fragagnano di età compresa fra i 16 e 30 anni".
Chi è favorevole all'inserimento dell'emendamento, alzi la mano.


Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, l'emendamento in oggetto che viene approvato all'unanimità avendo riportato n. 8 voti favorevoli su n. 8 Consiglieri presenti e votanti.


Presidente DE CAROLI

Votiamo per l'inserimento del secondo emendamento, Art. 6: "I componenti decadono dall'assemblea generale al compimento del 30° anno di età o per dimissioni".


Consigliere CHETTA

E poi, Presidente, anche due righi dopo, dove c'è sempre "35° anno di età".


Presidente DE CAROLI

Sì, sì. E anche successivamente, sempre allo stesso articolo.
Chi è favorevole all'inserimento dell'emendamento alzi la mano.


Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, l'emendamento in oggetto che viene approvato all'unanimità avendo riportato n. 8 voti favorevoli su n. 8 Consiglieri presenti e votanti.


Presidente DE CAROLI

Votazione per la delibera così emendata.


Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all'unanimità avendo riportato n.  8 voti favorevoli su n. 8 Consiglieri presenti e votanti.


Presidente DE CAROLI

Do lettura del punto n. 3: "Determinazione delle rate di pagamento TARES - Anno 2013".
Relaziona il Sindaco.


Sindaco ANDRISANO

Stiamo determinando le rate così come previsto dall'Art. 10 comma 2 D.Lgs. 8  aprile 2013 n. 35, il quale recita: "Per il solo anno 2013, in materia di tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, in deroga a quanto diversamente previsto dall'Art. 14 del Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazione dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214, operante le seguenti disposizioni...". In buona sostanza abbiamo solo la possibilità di determinare le prime tre rate di scadenze della ex TARSU, attuale TARES, tranne l'ultima rata che non si può determinare in quanto il Governo ancora non ha stabilito e non ha deciso come la applicherà, in che modo sarà determinata, se comprenderà soltanto il pagamento della TARSU o se insieme alla TARSU ci sarà la parte relativa alla pubblica illuminazione e alle altre manutenzioni.
Per cui il Decreto dell'8 aprile 2013 dà la facoltà ai Comuni di determinare le prime tre rate, lasciare l'ultima che poi, successivamente quando sarà assunta la decisione da parte del Governo verrà fatto - probabilmente - il conguaglio.
La determinazione è attraverso questo Decreto e noi abbiamo stabilito la prima rata il 31 luglio 2013, la seconda il 30 settembre 2013, la terza il 30 novembre 2013, fatte salve le valutazioni che i Comuni possono fare relativamente alla rata di scadenza se il contribuente vuole fare il pagamento in un'unica soluzione.
Che cosa significa questo?
Che di solito il pagamento in un'unica soluzione lo si fa a partire dalla prima rata di scadenza della prima rata. La delibera è stata preparata così come da Decreto, cioè prevede le quattro date di scadenza a partire dalla prima, che è quella di luglio, ad arrivare alla ultima (la quarta) - che chiaramente sarà poi stabilita successivamente - al 31 dicembre 2013. Noi però comprendiamo... quindi io chiaramente rivolgo ai Consiglieri Comunali e agli Assessori l'invito ad accogliere l'emendamento che sto per proporre ma credo non ce n'era bisogno perché loro, come me, vivono ogni giorno le difficoltà a cui tutti quanti siamo naturalmente chiamati a rispondere, difficoltà economiche e sociali. Avendo questa possibilità, noi abbiamo pensato di spostare il pagamento in un'unica soluzione, per chi intendesse fare il pagamento in un'unica soluzione, non al 31 luglio ma al 30 settembre. Per cui diamo la possibilità eventualmente di spostare di ulteriori due mesi il pagamento per chi intende pagare in un'unica soluzione; chi, invece, vuole pagare utilizzando le rate, rimangono invariate, per cui è una valutazione che poi ogni famiglia stabilirà di fare.
Quindi io propongo l'emendamento alla proposta di delibera, stabilendo che il pagamento - per chi lo volesse utilizzare - in un'unica rata è posticipato al 30 settembre 2013 e non più al 31 luglio.
Grazie, Presidente.


Presidente DE CAROLI

Può dare lettura del testo dell'emendamento, Segretario, così poi votiamo per l'inserimento dello stesso?


Segretario Generale

Su proposta del Sindaco, l'emendamento prevede che al punto 1 lettera a), laddove sono elencate le scadenze delle rate... lo leggo tutto: "Il versamento della TARES per l'anno 2013 deve avvenire in quattro rate aventi le seguenti scadenze: la prima al 31 luglio, la seconda al 30 settembre, la terza al 30 novembre e la quarta al 31 dicembre. E` facoltà del contribuente provvedere al versamento di tutte le rate, fatta eccezione per l'ultima in unica soluzione entro la scadenza..." anziché "della prima rata", della "seconda rata" e ho messo tra parentesi "30 settembre". Ok?


Presidente DE CAROLI

Va bene. Votiamo per l'inserimento di questo emendamento.


Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, l'emendamento in oggetto che viene approvato all'unanimità avendo riportato n. 8 voti favorevoli su n. 8 Consiglieri presenti e votanti.


Presidente DE CAROLI

Votiamo per l'approvazione della delibera così emendata.


Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all'unanimità avendo riportato n.  8 voti favorevoli su n. 8 Consiglieri presenti e votanti.


Presidente DE CAROLI

Votiamo per l'immediata esecutività della delibera.


Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata all'unanimità avendo riportato n. 8 voti favorevoli su n. 8 Consiglieri presenti e votanti.


Presidente DE CAROLI

A questo punto non mi resta che ringraziare i presenti e dichiarare conclusa questa Assise e do appuntamento alla prossima.
Grazie a tutti e buonasera.



I lavori del Consiglio Comunale terminano alle ore 18.05.