MOZIONE
Ai sensi del comma 7 dell’art. 24 del Regolamento
Comunale
OGGETTO: APPROVAZIONE
ORDINE DEL GIORNO CONTRO LE ATTIVITA’ ESTRATTIVE E DI RICERCA DI IDROCARBURI
LIQUIDI E GASSOSI NEL MARE JONIO.
Il
Gruppo Consiliare di PROGETTO X FRAGAGNANO, su iniziativa del Circolo
LEGAMBIENTE di Fragagnano, propone al
Consiglio Comunale la presente mozione ai sensi del comma 7 dell’art. 24 del
Regolamento Comunale.
Considerato
che la Giunta dell’Unione “ Terre del mare e del sole” ha già approvato un atto
deliberativo contro le attività estrattive e di ricerca di idrocarburi liquidi
e gassosi nel mare Jonio, si propone al Consiglio Comunale, l’approvazione di
analogo atto deliberativo.
PREMESSO
che in tutti i comuni rivieraschi dell’Unione sono state
presentate istanze da parte della società Shell Italia E&P S.p.A.,
per la comunicazione di avvio della procedura di valutazione di impatto
ambientale ai sensi dell’art. 23 del DLGS 152/2006, aventi ad oggetto: istanza
di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in mare
convenzionalmente denominato “d 73 F.R. – SH”
(istanza resa
pubblica con atto di pubblicazione on-line n. 1745/2012 del 12.12.2012);
EVIDENZIATO
CHE:
- l’area
interessata dal permesso presentato con istanza denominata “d 73 F.R. – SH”,
interessa la
marina
“Jonio Settentrionale”, potenzialmente interferente con la zona protetta “Alto
Jonio
Cosentino”,
Codice IT 93103304 ZPS, atto istitutivo 200505 a qualche miglio di distanza
dalle
coste
calabre lucane e della nostra Puglia;
- che
vi è la volontà di questo Consiglio Comunale di avviare un’azione comune e di
forte contrapposizione all’attività di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi
nel Mar Jonio ritenendo tale attività altamente rischiosa ed impattante per
l'ambiente e puntare, altresì, sulla sua valorizzazione e
protezione;
VISTA
la volontà di tutti gli altri Comuni interessati di scongiurare
il rischio di interruzione delle
prospettive
di sviluppo turistico del litorale, in conseguenza di prossime indagini e
perforazioni nel
Mare
Jonio, finalizzate alla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi;
CONSIDERATE:
- le
varie posizioni contrarie per analoghe richieste aventi ad oggetto il progetto
di estrazione di
idrocarburi
liquidi e gassosi in mare presentate da altre società operanti nel settore
estrattivo, cui sono seguite varie attività di sensibilizzazione da parte delle
Istituzioni preposte a livello centrale, regionale,
provinciale
e locale ed azioni concrete di coordinamento con le altre amministrazioni
lucane, pugliesi e calabresi;
- che
la rincorsa al permesso di ricerca petrolifera delle multinazionali nell’arco
jonico calabro lucano pugliese comprometterebbe i settori trainanti
dell’economia locale, a vocazione prevalentemente agroalimentare e turistica,
oltre che determinare rischi di subsidenza sismica, di dissesto idrogeologico e
di inquinamento ambientale;
PRESO
ATTO che lo studio/sondaggio, da eseguirsi mediante rilevazione
geofisica sui fondali marini, alla base dell’avvio della procedura di V.I.A.,
oggi si paventa come possibile ed immediatamente attuabile, con i rischi che ne
consegue per lo sviluppo turistico di tutto il territorio del comprensorio interessato;
EVIDENZIATO
che l’art. 16 del c.d. decreto liberazioni, sembrerebbe non
richiedere nuove
autorizzazioni nel
caso in cui il permesso di ricerca desse buoni frutti, dando facoltà di
accedere
direttamente alla
fase estrattiva;
RITENUTO,
di conseguenza, approvare specifico Ordine del Giorno da parte del Consiglio
Comunale con la quale manifestare il parere contrario all’iniziativa ed
attivare azioni congiunte con gli altri consigli comunali del comprensorio,
compreso il versante Jonico Calabrese e Lucano;
CONSIDERATO,
ALTRESI’, CHE
l'attività
estrattiva di greggio in mare potrebbe compromettere in modo irreversibile le
risorse che fanno dell’Italia e in particolare del territorio pugliese, lucano
e calabrese, una delle zone d'Europa più turisticamente valide;
le
prospezioni con impiego di sorgenti energizzanti ad aria compressa (tecnica
dell’air-gun), hanno un impatto accertato sui cetacei e quindi
ripercussioni sull’intero ecosistema marino;
il
Ministro Clini, sullo spiaggiamento dei capodogli in Puglia non esclude gli air-gun
come potenziale fattore di disturbo e/o alterazione del comportamento di
questi cetacei;
i
benefici economici che il Governo ritiene di poter trarre dalla “svendita” del
proprio territorio sono irrilevanti, se riferiti alla qualità e quantità del
petrolio che si intende estrarre, peraltro affatto compensativi dei rischi che
il territorio e la salute dei cittadini potrebbero subire;
le
popolazioni di diverse regioni italiane hanno in questi anni manifestato in
maniera palese, con il supporto delle
istituzioni, la
propria contrarietà all'installazione di piattaforme al largo di coste
dall’importante valore paesaggistico e
naturalistico;
tale
eventualità, in specie se alla ricerca dovesse seguire attività estrattiva,
comprometterebbe lo sviluppo turistico del litorale Adriatico e Ionico, con
conseguente impatto ambientale devastante;
oltre
ai rischi ambientali potrebbero esserci rischi per la salute e la sicurezza
pubblica;
non
possono valere le rassicurazioni del Ministero competente circa il sistema non
invasivo della ricerca e della
trivellazione dei
fondali marini, quando si è a conoscenza di gravissimi incidenti, con danni
ambientali irreversibili causati dalla fuoriuscita di petrolio, che si sono
verificati negli ultimi anni, dal Golfo del Messico al largo della Scozia e o
Brasile;
la
Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle
Province autonome, riunita a l’Aquila il 24.11.2011, su proposta del Presidente
del Consiglio pugliese ha invitato il Presidente del Consiglio dei Ministri e
il
Ministro dell’Ambiente
a sospendere ogni procedimento autorizzativo per indagini petrolifere in mare e
ad adottare una
moratoria di ogni
iniziativa di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nell’Adriatico e
nello Ionio al largo di tutte le coste europee;
i
cittadini lucani, pugliesi e calabresi in più occasioni hanno già manifestato
piena convinzione a favore delle energie
rinnovabili,
attuate in modo razionale e compatibile;
sono
state presentate da diversi esponenti politici numerose interrogazioni
parlamentari, una proposta di legge, una
risoluzione ed una
mozione parlamentare, oltre a diversi ordini del giorno a livello regionale,
provinciale e comunale.
RITENUTO
che tale eventualità, in specie se alla ricerca dovesse seguire
attività estrattiva,
comporterebbe la
definitiva compromissione delle possibilità di sviluppo turistico del litorale
Jonico
pugliese e del suo
comprensorio, nonché un impatto ambientale rilevante;
DATO
ATTO che il presente atto non necessita di preventivi pareri di
regolarità tecnica e contabile ex art. 49 del D.Lgs. 18.08.2000 n. 267;
VISTO
il D.Lgs. 18.08.2000 n. 267;
VISTO
lo Statuto del Comune di Fragagnano;
Con voti unanimi
espressi nei modi e forme di legge;
Per
tutti i motivi esposti in narrativa:
D
E L I B E R A E D E S P R I M E
Parere
contrario all’effettuazione di indagini, di ricerca e delle attività estrattive
di idrocarburi liquidi e gassosi nel mare Jonio.
IMPEGNA
IL
SINDACO
1.
ad adottare ogni iniziativa utile a scongiurare l’eventualità che vengano
intraprese attività di
esecuzione
di indagini e perforazioni in mare finalizzate alla ricerca ed estrazione di
idrocarburi
liquidi
e gassosi.
2.
ad intraprendere ogni forma di coinvolgimento e compartecipazione degli Enti
Locali e delle
Istituzioni
Lucane, Calabresi e Pugliesi, nonché gli Organi Statali, al fine di individuare
e
perseguire
attività congiunte di tutela dei territori interessati, nei termini evidenziati
in premessa.
3.
ad adottare iniziative finalizzate al coinvolgimento di Associazioni, Ordini e
Categorie
Professionali
e Cittadini relativamente alle attività da adottarsi per il più proficuo e
possibile
conseguimento
degli obiettivi di cui in premessa;
4.
a trasmettere il presente atto al Ministero dell’Ambiente, al Ministero dello
Sviluppo
Economico,
alle Regioni, alle Province e ai Comuni della Basilicata, Calabria e Puglia e
loro
Parlamentari.
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