mercoledì 31 ottobre 2012
sabato 20 ottobre 2012
comunicato stampa
Questione Discarica Vergine
Todaro:
“Anche Fragagnano tra i centri a rischio ambientale”
La richiesta alla Provincia: “Si
investano i fondi della fideiussione per svolgere indagini di rischio”
È una dura battaglia quella che i
Consiglieri di Minoranza in seno al Consiglio Comunale di Fragagnano stanno
combattendo contro la Discarica Vergine. I rappresentanti di Progetto x
Fragagnano, infatti, dopo la scandalosa notizia che nonostante l’accertamento dell’arrivo
nelle
discariche tarantine di pericolosi scarti di lavorazione industriale, non sia
stata avviata alcuna indagine, e soprattutto considerando l’inoperosità delle istituzioni,
in particolar modo Provincia e Regione, urlano la propria indignazione e propongono
una sequenza di misure per sensibilizzare le forze politiche, presenti e non,
in Consiglio Comunale, a far fronte comune sulle questioni inerenti la salute
pubblica e l’inquinamento ambientale, anche attraverso la ricostituzione del Comitato
Ambiente di Fragagnano.
Già nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale è stata
presentata una proposta di delibera a firma dei consiglieri Todaro, D’Elia e
Macripò con cui si chiedeva di indagare su possibili rischi per la salute e l’ambiente.
In quella sede, i consiglieri di
maggioranza hanno deciso di glissare la proposta, mostrandosi sordi alle nostre
richieste.
Considerata la gravità della
questione, è necessario che le istituzioni intervengano in maniera drastica,
per tutelare il bene collettivo.
Per questo motivo proporremo al
Consiglio Comunale di Fragagnano di non aderire a nessun accordo con la Ditta
Vergine che preveda ristoro ambientale, se non dopo aver appurato che le
attività della suddetta non arrechino danni alla salute. Inoltre, chiederemo il
riconoscimento del Comune di Fragagnano tra quelli a rischio ambientale e per i
quali è possibile l’individuazione del Rischio Sanitario.
Infatti, sebbene la stessa Regione abbia inserito la discarica
Vergine tra i siti a rischio, poiché il regolamento approvato dal Presidente
Vendola prevede che tale riconoscimento venga limitato ai confini comunali
entro cui ricade l’attività, Fragagnano, pur distando solo 1600 m dalla
discarica, è stata esclusa. Chiediamo, allora, che la Regione riveda la
posizione del nostro Comune perché attivamente coinvolto nella questione e lo
inserisca tra quelli a rischio ambientale.
L’altra proposta è rivolta alla
Provincia di Taranto, affinché si attivi in opportune verifiche, volte a valutare
il rischio ambientale derivante dallo smaltimento di rifiuti pericolosi nella
discarica Vergine.
Chiederemo alla Provincia di
effettuare le suddette verifiche, garantendole con la fideiussione prevista
dalla legge e stipulata dalla Vergine, per assicurarsi che le attività
dell’azienda siano rispettose dell’ambiente in cui è insediata la suddetta
attività.
Questo sarà l’ennesimo tentativo
volto a salvaguardare il nostro territorio, quello in cui crescono i nostri
figli e in cui, auspichiamo possano vivere i nostri nipoti.
Vedremo se, anche in questo caso, la coscienza
del Sindaco Andrisano e dei suoi sostenitori sarà insensibile rispetto alle
giuste rivendicazioni fatte da Progetto x Fragagnano e se avranno il coraggio
di nascondersi dietro a futili e fallaci motivazioni per non inimicarsi la
Vergine.
domenica 14 ottobre 2012
PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE per la richiesta di accertamenti sulla discarica Vergine
PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE
OGGETTO: Ditta VERGINE s.p.a. –Impianto di trattamento rifiuti con annessa discarica per rifiuti non pericolosi in loc. Palombara nel Comune di Taranto. – Richiesta di Caratterizzazione ed Analisi di Rischio.
PREMESSO CHE:
- l’impianto di discarica per rifiuti non pericolosi in loc. Palombara nel Comune di Taranto di proprietà della ditta Vergine s.p.a. è stato realizzato e gestito in forza dei seguenti provvedimenti:
√ Determinazione del Dirigente del Settore Ecologia ed Ambiente della Regione Puglia n. 16 del 18.01.2004 (V.I.A.)per un “Impianto di trattamento rifiuti con annessa discarica per rifiuti non pericolosi”
√ Determinazione del Dirigente del Settore Ecologia ed Ambiente – Aree protette, Vigilanza Ambientale della Provincia di Taranto n, 172 del 03.11.2005 ( artt. 27 e 28 del 22/97) per il progetto di “ Discarica per rifiuti non pericolosi con annesso impianto di trattamento e recupero”;
√ Determina Dirigente dell’Ufficio Tutela dall’Inquinamento Atmosferico, IPPC-AIA della Regione Puglia n. 384 del 19.06.2008, di autorizzazione AIA.
Premesso ancora che:
√ la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha approvato il 20 giugno 2012 una relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti in Puglia rilevando numerose operazioni di traffico e smaltimento illecito di rifiuti provenienti da altre regioni, Abruzzo e Campania, rispettivamente nelle discariche Vergine di Lizzano e Ecolevante di Grottaglie, entrambe nella provincia di Taranto;
√ Nella relazione finale della Commissione parlamentare d'inchiesta sono riportati brani, a dir poco inquietanti, da cui risulterebbe, fra l'altro, che dal 2004 al 2009 sarebbero arrivati in discariche pugliesi anche pericolosi scarti di lavorazioni industriali dichiarati "innocui" per certificazione;
√ che la stessa Commissione parlamentare ha riportato che il capo della procura tarantina, Franco Sebastio, su Vergine ed Ecolevante «non risultano pendenti indagini relative a traffici illeciti di rifiuti», né tantomeno «risultano verifiche negative effettuate dalla locale Arpa in merito al conferimento di rifiuti diversi da quelli autorizzati».
Considerato che:
√ secondo notizie di stampa, nel caso dei rifiuti provenienti dall'Abruzzo e smaltiti nella discarica Vergine di Lizzano a scoprire il meccanismo di occultamento della pericolosità dei materiali trattati sono state le Agenzie regionali di protezione dell'Ambiente di Abruzzo e Molise; non risultano verifiche effettuate dalla locale Arpa Puglia;
√ nella relazione parlamentare vengono considerati "inquietanti" il traffico illecito di rifiuti diretti in Puglia, la contaminazione dell'ambiente da parte degli insediamenti industriali nell'area tarantina, che pregiudica la catena alimentare e il possibile aumento della mortalità nella stessa;
√ il problema dell'inquinamento, diffuso da anni nell'intera regione e in questi giorni balzato agli onori delle cronache con il sequestro dell'Ilva di Taranto da parte della magistratura, rappresenta non solo una vergogna e un'umiliazione per i cittadini pugliesi, ma anche un dato allarmante per i rischi connessi alla salute,
√ allarmante inoltre è quanto emerso sul caso ILVA di connivenza tra la proprietà e la politica, i sindacati, i ministeri, gli enti locali a tutti i livelli, gli enti preposti al controllo e i tecnici che hanno svenduto la salute dei lavoratori e della popolazione per regalie varie;
√ che gli stessi enti preposti al controllo dell’Ilva risultano gli stessi che hanno autorizzato e dovrebbero controllare la discarica Vergine;
√ che sconcerta quanto riporta ancora la Commissione parlamentare che chi in Puglia avrebbe dovuto controllare dice di non saperne nulla: «Meraviglia, dunque, che in loco non siano state sviluppate indagini, né che siano state segnalate le indagini sopra menzionate, da parte degli organi di controllo e degli organi investigativi locali. Si tratta di un gap conoscitivo da parte delle autorità locali che non può non incidere negativamente sulla programmazione delle attività di controllo e prevenzione, che dovrebbero essere orientate anche in ragione dell’individuazione di zone o settori particolarmente sensibili».
Considerato ancora:
- Che i Comuni devono farsi carico delle istanze delle popolazioni in merito alla salvaguardia della salute pubblica e dell’inquinamento ambientale;
- Che il comune di Fragagnano con delibera di C.C. del 21/03/2012 deliberava tra l’altro di sensibilizzare gli Enti di controllo, ovvero ARPA Puglia, Provincia di Taranto e Regione Puglia, ognuno per le specifiche competenze, per avere un costante monitoraggio delle attività poste in essere dal gestore della discarica,
- Che esiste un RISCHIO fondato, in riferimento al tema in oggetto, di una diffusa e permanente CONTAMINAZIONE AMBIENTALE che, a lungo andare, potrà incidere sulla Salute della Popolazione Residente nei comuni limitrofi, causando gravi danni, sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni;
- Che è necessario individuare il rischio specifico attraverso la conoscenza della tipologia dei rifiuti smaltiti in modo abusivo e del loro quantitativo;
- Che è necessario intervenire urgentemente con una opportuna Analisi di Rischio in modo da avere una rappresentazione dei potenziali effetti negativi in conseguenza dello smaltimento abusivo dei rifiuti in discarica nonché giudicare la gravità dello stato di contaminazione e fissare gli obiettivi di un’eventuale azione di bonifica;
- Che è necessario che la proprietà della discarica Vergine si faccia carico delle spese di indagine la caratterizzazione, per l’Analisi di Rischio ed eventuali spese di messa in sicurezza;
- Che dato quanto emerso in relazione all’evento ILVA, manca completamente la fiducia nelle istituzione preposte al controllo;
- Che si propone alla magistratura un intervento immediato su tale argomento allo scopo di individuare eventuali rischi per l’ambiente e per la salute delle popolazioni;
- Pertanto, poiché solo la magistratura ha dimostrato, attraverso il rispetto della legge, di tutelare la salute pubblica e l’ambiente, si richiede un intervento immediato che avvalendosi di tecnici di provata esperienza nel settore effettui una idonea caratterizzazione e relativa analisi di rischio della discarica al fine di evidenziare eventuali danni per la salute pubblica e l’ambiente;
IL CONSIGLIO COMUNALE
Vista la presente proposta di delibera richiesta dai Consiglieri Comunali Todaro Giuseppe Ignazio, D’Elia Francesco e Macripò Cosimo:
dopo ampia discussione,
PROPONE
1) di richiedere alla Procura della Repubblica di Taranto un intervento immediato sulla discarica Vergine allo scopo di verificare se lo smaltimento protratto per diverso tempo di rifiuti non ammessi allo smaltimento comporti eventuali rischi per l’ambiente e per la salute delle popolazioni;
2) di richiedere alla Procura, avvale dosi di tecnici di provata esperienza nel settore di effettuare una idonea caratterizzazione della discarica con relativa analisi di rischio al fine di evidenziare eventuali danni per la salute pubblica e l’ambiente;
3) di richiedere alla Procura che le spese tutte per le indagini ed eventuali spese di messa in sicurezza della discarica siano imputabili sul gestore della stessa.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Tutto quanto sopra espresso e considerato;
Visti gli atti d’ufficio;
Visto il D. Lgs. N. 267/2000;
Visto il parere favorevole del responsabile del servizio ai sensi del D. Lgs. 267/2000
Con voti Favorevoli n. _______
Contrari n. _________
Astenuti n. _________
Su n. __________ Consiglieri presenti espressi nei modi e nelle forme di legge
DELIBERA
1) di richiedere alla Procura della Repubblica di Taranto un intervento immediato sulla discarica Vergine allo scopo di verificare se lo smaltimento protratto per diverso tempo di rifiuti non ammessi allo smaltimento comporti eventuali rischi per l’ambiente e per la salute delle popolazioni;
2) di richiedere alla Procura della Repubblica, avvalendosi di tecnici di provata esperienza nel settore, di effettuare una idonea caratterizzazione della discarica con relativa analisi di rischio al fine di evidenziare eventuali danni per la salute pubblica e l’ambiente;
3) di richiedere alla Procura della Repubblica che le spese tutte per le indagini ed eventuali spese di messa in sicurezza della discarica siano imputabili sul gestore della stessa;
4) di demandare al Sindaco l’invio della presente deliberazione alla Procura della Repubblica di Taranto.
Successivamente,
il Consiglio Comunale
Con voti Favorevoli n. _______
Contrari n. _________
Astenuti n. _________
Su n. __________ Consiglieri presenti
DELIBERA
Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva
LETTERA AL NUOVO ASSESSORE PROVINCIALE MANCARELLI
Egregio Assessore,
con immenso piacere abbiamo accolto la notizia della Sua nomina ad Assessore provinciale all’Ambiente. L’entusiasmo è scaturito da due fattori. Il primo riguarda la fiducia legata al Suo nome: un’immagine pulita e nuova, quella di un giovane preparato che opera per il bene del territorio; la seconda, in qualche modo connessa alla prima, riguarda la condivisione delle stesse problematiche. Il Suo paese d’origine, San Marzano, come Fragagnano, è infatti sotto l’occhio del ciclone per la vicinanza ad una discarica che ne minaccia costantemente la bontà del territorio. Paura e tensione, dunque, sono sentimenti comuni.
L’ente di cui Lei è uno dei massimi rappresentanti, nel tempo, è stato latitante rispetto alle problematiche ambientali. Noi di “Progetto x Fragagnano”, più volte ci siamo fatti portavoce delle questioni connesse alle attività delle discariche insistenti nel territorio. Altrettante volte non siamo stati ascoltati.
Nonostante le preoccupanti notizie emerse della relazione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti in Puglia, che ha rilevato numerose operazioni di traffico e smaltimento illecito di materiali provenienti da altre regioni, Abruzzo e Campania, rispettivamente nelle discariche Vergine di Lizzano e Ecolevante di Grottaglie; nonostante la relazione finale riporti brani, a dir poco inquietanti, da cui risulterebbe, fra l'altro, che dal 2004 al 2009 sarebbero arrivati in discariche pugliesi anche pericolosi scarti di lavorazioni industriali dichiarati "innocui" per certificazione; nonostante la stessa Commissione parlamentare abbia riportato che il capo della procura tarantina, Franco Sebastio, su Vergine ed Ecolevante «non risultano pendenti indagini relative a traffici illeciti di rifiuti», né tantomeno «risultano verifiche negative effettuate dalla locale Arpa in merito al conferimento di rifiuti diversi da quelli autorizzati»; nonostante nella relazione parlamentare vengano considerati "inquietanti" il traffico illecito di rifiuti diretti in Puglia, la contaminazione dell'ambiente da parte degli insediamenti industriali nell'area tarantina, che pregiudica la catena alimentare e il possibile aumento della mortalità nella stessa, nessuno si è mosso per cercare di tutelare il territorio e, soprattutto, la salute dei cittadini.
La sua nomina Assessore, è stata dunque accolta come portatrice di un vento di cambiamento, come un’inversione di rotta rispetto alla vecchia politica incurante ed assente.
Pertanto, auspichiamo, in un suo segnale forte ed immediato sulla questione: vogliamo che sia fatta immediatamente la caratterizzazione e relativa analisi di rischio delle discariche, al fine di evidenziare eventuali danni per la salute pubblica e l’ambiente.
Augurandole buon lavoro,
Porgiamo cordiali saluti
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