domenica 14 ottobre 2012

PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE per la richiesta di accertamenti sulla discarica Vergine


PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: Ditta VERGINE s.p.a. –Impianto di trattamento rifiuti con annessa discarica per rifiuti non pericolosi in loc. Palombara nel Comune di Taranto. – Richiesta di Caratterizzazione ed Analisi di Rischio.


PREMESSO CHE:

-         l’impianto di discarica per rifiuti non pericolosi in loc. Palombara nel Comune di Taranto di proprietà della ditta Vergine s.p.a. è stato realizzato e gestito in forza dei seguenti provvedimenti:
     Determinazione del Dirigente del Settore Ecologia ed Ambiente della Regione Puglia n. 16 del 18.01.2004 (V.I.A.)per un “Impianto di trattamento rifiuti con annessa discarica per rifiuti non pericolosi”
     Determinazione del Dirigente del Settore Ecologia ed Ambiente – Aree protette, Vigilanza Ambientale della Provincia di Taranto n, 172 del 03.11.2005 ( artt. 27 e 28 del 22/97) per il progetto di “ Discarica per rifiuti non pericolosi con annesso impianto di trattamento e recupero”;
     Determina Dirigente dell’Ufficio Tutela dall’Inquinamento Atmosferico, IPPC-AIA della Regione Puglia n. 384 del 19.06.2008, di autorizzazione AIA.
Premesso ancora che:
     la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha approvato il 20 giugno 2012 una relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti in Puglia rilevando  numerose operazioni di traffico e smaltimento illecito di rifiuti provenienti da altre regioni, Abruzzo e Campania, rispettivamente nelle discariche Vergine di Lizzano e Ecolevante di Grottaglie, entrambe nella provincia di Taranto;
     Nella relazione finale della Commissione parlamentare d'inchiesta sono riportati brani, a dir poco inquietanti,  da cui risulterebbe, fra l'altro, che dal 2004 al 2009 sarebbero arrivati in discariche pugliesi anche pericolosi scarti di lavorazioni industriali dichiarati "innocui" per certificazione;
     che la stessa Commissione parlamentare ha riportato che il capo della procura tarantina, Franco Sebastio, su Vergine ed Ecolevante «non risultano pendenti indagini relative a traffici illeciti di rifiuti», né tantomeno «risultano verifiche negative effettuate dalla locale Arpa in merito al conferimento di rifiuti diversi da quelli autorizzati».
Considerato che:
     secondo notizie di stampa, nel caso dei rifiuti provenienti dall'Abruzzo e smaltiti nella discarica Vergine di Lizzano a scoprire il meccanismo di occultamento della pericolosità dei materiali trattati sono state le Agenzie regionali di protezione dell'Ambiente di Abruzzo e Molise; non risultano verifiche effettuate dalla locale Arpa Puglia;
     nella relazione parlamentare vengono considerati "inquietanti" il traffico illecito di rifiuti diretti in Puglia,  la contaminazione dell'ambiente da parte degli insediamenti industriali nell'area tarantina, che pregiudica la catena alimentare e il possibile aumento della mortalità nella stessa;
     il problema dell'inquinamento, diffuso da anni nell'intera regione e in questi giorni balzato agli onori delle cronache con il sequestro dell'Ilva di Taranto da parte della magistratura, rappresenta non solo una vergogna e un'umiliazione per i cittadini pugliesi, ma anche un dato allarmante per i rischi connessi alla salute,
     allarmante inoltre è quanto emerso sul caso ILVA di  connivenza tra la proprietà e la politica, i sindacati, i ministeri, gli enti locali a tutti i livelli, gli enti preposti al controllo e i tecnici che hanno svenduto la salute dei lavoratori e della popolazione per regalie varie;
     che gli stessi enti preposti al controllo dell’Ilva risultano gli stessi che hanno autorizzato e dovrebbero controllare la discarica Vergine;
      che sconcerta quanto riporta ancora  la Commissione parlamentare che chi in Puglia avrebbe dovuto controllare dice di non saperne nulla: «Meraviglia, dunque, che in loco non siano state sviluppate indagini, né che siano state segnalate le indagini sopra menzionate, da parte degli organi di controllo e degli organi investigativi locali. Si tratta di un gap conoscitivo da parte delle autorità locali che non può non incidere negativamente sulla programmazione delle attività di controllo e prevenzione, che dovrebbero essere orientate anche in ragione dell’individuazione di zone o settori particolarmente sensibili».
Considerato ancora:
-         Che i Comuni devono farsi carico delle istanze delle popolazioni in merito alla salvaguardia della salute pubblica e dell’inquinamento ambientale;
-         Che il comune di Fragagnano con delibera di C.C. del 21/03/2012 deliberava tra l’altro di sensibilizzare gli Enti di controllo, ovvero ARPA Puglia, Provincia di Taranto e Regione Puglia, ognuno per le specifiche competenze, per avere un costante monitoraggio delle attività poste in essere dal gestore della discarica,
-         Che esiste un RISCHIO fondato, in riferimento al tema in oggetto, di una diffusa e permanente CONTAMINAZIONE AMBIENTALE che, a lungo andare, potrà incidere sulla Salute della Popolazione Residente nei comuni limitrofi, causando gravi danni, sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni;
-         Che è necessario individuare il rischio specifico attraverso la conoscenza della tipologia dei rifiuti smaltiti in modo abusivo e del loro quantitativo;
-         Che è necessario intervenire urgentemente con una opportuna Analisi di Rischio in modo da avere una rappresentazione dei potenziali effetti negativi in conseguenza dello smaltimento abusivo dei rifiuti in discarica nonché giudicare la gravità dello stato di contaminazione e fissare gli obiettivi di un’eventuale azione di bonifica;
-         Che è necessario che la proprietà della discarica Vergine si faccia carico delle spese di indagine la caratterizzazione,  per l’Analisi di Rischio ed eventuali spese di messa in sicurezza;
-         Che dato quanto emerso in relazione all’evento ILVA, manca completamente  la fiducia nelle istituzione preposte al controllo;
-         Che si propone alla magistratura un intervento immediato su tale argomento allo scopo di individuare eventuali rischi per l’ambiente e per la salute delle popolazioni;
-         Pertanto, poiché solo la magistratura ha dimostrato, attraverso il rispetto della legge, di  tutelare la salute pubblica e l’ambiente,  si richiede un intervento immediato che avvalendosi di tecnici di provata esperienza nel settore effettui una idonea caratterizzazione e relativa analisi di rischio della discarica al fine di evidenziare eventuali danni per la salute pubblica e l’ambiente;

IL CONSIGLIO COMUNALE

Vista la presente proposta di delibera richiesta dai Consiglieri Comunali Todaro Giuseppe Ignazio,  D’Elia Francesco e Macripò Cosimo:
dopo ampia discussione,
PROPONE

1)      di richiedere alla Procura della Repubblica di Taranto un intervento immediato sulla discarica Vergine  allo scopo di verificare se lo smaltimento protratto per diverso tempo di rifiuti non ammessi allo smaltimento comporti eventuali rischi per l’ambiente e per la salute delle popolazioni;
2)      di richiedere alla Procura, avvale dosi di tecnici   di provata esperienza nel settore di effettuare  una idonea caratterizzazione della discarica con relativa analisi di rischio al fine di evidenziare eventuali danni per la salute pubblica e l’ambiente;
3)      di richiedere  alla Procura che le spese tutte per le indagini  ed eventuali spese di messa in sicurezza della discarica siano imputabili sul gestore della stessa.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Tutto quanto sopra espresso e considerato;
Visti gli atti d’ufficio;
Visto il D. Lgs. N. 267/2000;
Visto il parere favorevole del responsabile del servizio ai sensi del D. Lgs. 267/2000
Con voti  Favorevoli n. _______
Contrari n. _________
Astenuti n. _________             
Su n. __________ Consiglieri presenti espressi nei modi e nelle forme di legge


DELIBERA

1)      di richiedere alla Procura della Repubblica di Taranto un intervento immediato sulla discarica Vergine  allo scopo di verificare se lo smaltimento protratto per diverso tempo di rifiuti non ammessi allo smaltimento comporti eventuali rischi per l’ambiente e per la salute delle popolazioni;
2)      di richiedere alla Procura della Repubblica, avvalendosi di tecnici   di provata esperienza nel settore,  di effettuare  una idonea caratterizzazione della discarica con relativa analisi di rischio al fine di evidenziare eventuali danni per la salute pubblica e l’ambiente;
3)      di richiedere  alla Procura della Repubblica che le spese tutte per le indagini  ed eventuali spese di messa in sicurezza della discarica siano imputabili sul gestore della stessa;
4)      di demandare al Sindaco l’invio della presente deliberazione alla  Procura della Repubblica di Taranto.

Successivamente,
il Consiglio Comunale
Con voti  Favorevoli n. _______
Contrari n. _________
Astenuti n. _________             

Su n. __________ Consiglieri presenti

DELIBERA

Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva

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